Era la sede della prestigiosa confraternita fondata nel 1594 a devozione della Vergine del Carmelo, che nel 1675 giunse a riunire quasi la metà della popolazione cittadina. Le sue due facciate, su calle e campo dei Carmini, sono attribuite all’intervento o almeno alla direzione di Baldassarre Longhena (1668). Le sale interne conservano il ricco arredo con dipinti, dossali lignei, marmi policromi e stucchi settecenteschi. Il soffitto della sale superiore o capitolare è ornato da nove aeree tele del Tiepolo (1739-44) – al centro, la Vergine in gloria che consegna lo scapolare al beato Simone Stock – ritenute tra i suoi capolavori. Nell’andito tra le sale dell’Archivio e dell’Albergo si trova Giuditta e Oloferne, opera della maturità di Giambattista Piazzetta.