Fu istituito in età napoleonica (1807) e oggi è fra i più importanti in Italia e in Europa. Grazie alle sue serre e alle vasche per piante acquatiche che riproducono le condizioni e i microclimi originari delle piante, vi è possibile coltivare quasi tutti i tipi di fiore. Di particolare rilievo sono le raccolte di piante del deserto, le collezioni di cicadee (tra le più ricche del mondo), di felci arboree (unica in Europa) e quella, antica, di agrumi. Il museo collegato, allestito in un edificio del '600, ha una sezione di paleobotanica (fossili che documentano l'evoluzione delle specie vegetali) e una di etnobotanica (prodotti di artigianato etnico realizzati con fibre vegetali).