Nel fertile Campo di S. Lucia, a sinistra, una strada porta alla chiesa campestre di S. Lucia, e, subito dopo, all’eccezionale complesso delle grandiose domus de janas. Scavate in un’alta parete di trachite, utilizzate come tombe fra i 2000 e i 3000 anni a.C. e come chiesa rupestre nel primo cristianesimo, constano di una serie di affascinanti complessi ipogeici con vani per le sepolture e luoghi di culto; maggiore fra tutte la cosiddetta tomba del Capo, che ha ben 18 ambienti. Nel pianoro al di sopra sono altre piccole domus e un masso trachitico scavato dall’uomo (o modellato dalla natura) in forma di toro.