Costruito nel 1414-94 e rifatto da Prospero Pacchioni nel 1583, si connota per l’architettura composita, derivata dalla progressiva aggregazione di diversi corpi di fabbrica; occupa il lato sud di piazza Prampolini e mostra una facciata settecentesca movimentata dai voltoni su via della Croce Bianca e via Farini e con portico a tre arcate, opera di Lodovico Bolognini (1774). Lo stesso architetto ricavò, dopo il primo rampante dello scalone, la singolare sala del Tricolore, già sala dell’Archivio, a tre ordini di balconate, ora adibita alle sedute del Consiglio comunale. Qui il 7 gennaio 1797 i rappresentanti di Reggio, Modena, Ferrara e Bologna adottarono il tricolore come simbolo della Repubblica Cispadana. Su via Toschi fa da contrappunto al palazzo la massiccia torre del Comune (Antonio Casotti, fine XV secolo), detta torre del Bordello. Alle spalle della torre è allestito il Museo del Tricolore.