Il museo è dedicato al rapporto fra l’uomo e la montagna e più precisamente alla "pendenza", il declivio, che comporta salite faticose e tutt’altro che facili discese (di uomini, animali e materiali), con i mezzi che la tecnologia rurale elaborò nei secoli. Espone attrezzi e documentazione, con una sala che accoglie strumenti legati alle diverse fasi di lavorazione del frumento: dalla trebbiatura manuale alle prime macchine a motore, dal vaglio, alle macine, alle madie nelle quali impastare, dagli attrezzi per il forno al "ratelë" dove lasciar riposare e seccare i pani. Una sala è dedicata all’officina del fabbro, allestita con cartelli esplicativi, nonché di divulgazione cartacea, per segnalare sul territorio percorsi e testimonianze concrete quali forni, mulini, cappelle, castelli e torri