Il nuraghe inserito nell’abitato ospita questo piccolo museo, con strumenti del lavoro domestico, del contadino, del pastore e del cacciatore; interessante la sala dedicata a Emilio Lussu, lo scrittore e uomo politico antifascista (1890-1975) che ad Armungia nacque e fece ripetutamente ritorno. Anche nei suoi scritti aleggia il ricordo degli anni dell’infanzia, delle leggendarie battute di caccia, di una civiltà antica e originale: «Sono nato in un piccolo villaggio della montagna e credo di aver conosciuto gli ultimi avanzi di una comunità patriarcale senza classi e senza Stato». La sua casa, nel rione Cannedu, è tra le più belle tra quante si conservano dell’edilizia tradizionale locale, basata sull’impiego di scaglie di scisto: fa parte di un percorso di visita collegato al museo che comprende anche il nuraghe, altre abitazioni del centro storico e una vecchia officina di fabbro.