Il Museo capitolare occupa gli ambienti più rappresentativi dell'antico Palazzo dei Vescovi, costruito nell'XI secolo a mo' di fortilizio sull'area compresa tra la Via Regia e la piazza del Duomo, a palese espressione del ruolo della Curia nel controllo della città. Nel secolo successivo, in occasione della promozione al culto di San Jacopo, il palazzo subiva la prima e più significativa modifica con la realizzazione della Sacrestia Vecchia destinata a custodire il Tesoro del patrono, celebre non solo per la sua ricchezza ma anche per la memoria dantesca del furto sacrilego di Vanni Fucci (Inferno, XXIV 124-140). Tra gli oggetti preziosi spicca un reliquiario a guglia, capolavoro tardogotico realizzato nel 1407 da Lorenzo Ghiberti e dalla sua bottega. Oltre alla raccolta d'arte sacra, il palazzo dei Vescovi custodisce alcune opere d'arte moderna: un ciclo di pitture a tempera che il ferrarese Giovanni Boldini (1842-1931), celebre rappresentante dei Macchiaioli, eseguì alla villa Falconiera di Collegigliato, e una Pomona, realizzata nel 1945 dallo scultore Marino Marini (1901-1980), pistoiese tra i più illustri. Degno di nota, infine, il percorso archeologico che valorizza le preesistenze romane ed etrusche venute alla luce nel corso dei restauri dell'edificio