L’eccezionale esposizione occupa parte del convento delle monache benedettine di S. Matteo, fondato nell’undicesimo secolo e ampliato nel ’200; del ’500 è invece il porticato rinascimentale.<br>Le collezioni includono preziose sculture di scuola pisana, dipinti di scuola toscana fra ’200 e ’400, e ceramiche medievali. Parte delle raccolte, già conservate nei depositi, è esposta nel Museo nazionale di Palazzo Reale, che accoglie opere pervenute da donazioni private e dalle collezioni dei Medici, dei Lorena e dei Savoia.<br>Al pianterreno, il museo ospita una straordinaria raccolta di bacini ceramici medievali islamici (dell’undicesimo secolo) e pisani (duecenteschi), utilizzati come elementi decorativi sulle facciate delle chiese cittadine al posto delle più costose tarsie marmoree. Sono esposti anche frammenti e oggetti di ceramica rinvenuti durante scavi in città, e sculture fra dodicesimo e quindicesimo secolo.<br>Le sale del primo piano accolgono opere di scultura e pittura della grande stagione dell’arte pisana e toscana. La raccolta di frammenti architettonici e di sculture romaniche fra dodicesimo e quindicesimo secolo comprende la famosa Madonna del Latte di Andrea e Nino Pisano, e una Madonna col Bambino di Nino Pisano. Tra le sculture lignee policrome di scuola pisana e senese tra ’300 e ’400 spiccano un’Annunciazione di Francesco di Valdambrino e un’Annunciata di Agostino di Giovanni (1321). Sono notevoli anche una Croce in cristallo di rocca con miniature, di scuola veneziana della fine del ’200, e soprattutto – capolavoro della scultura quattrocentesca – il busto-reliquiario di S. Lussorio, bronzo dorato di Donatello.<br>La pittura del dodicesimo e del tredicesimo secolo è documentata da frammenti di affreschi e da grandi croci su tavola provenienti da chiese cittadine, tra cui la Croce di Fucecchio del volterrano Berlinghiero Berlinghieri, un Cristo Crocifisso di Enrico di Tedice, una Madonna col Bambino del Maestro di S. Martino, e croci dalle chiese di S. Paolo all’Orto e di S. Sepolcro (fine del dodicesimo secolo). Fra le opere di pittura trecentesche spiccano un polittico con la Madonna col Bambino e santi (1319-1320) di Simone Martini, opere di Lippo Memmi, di Giovanni di Nicola, di Francesco di Traino, del Maestro di S. Torpè e di Deodato Orlandi.<br>La raccolta di pittura del ’400 comprende la Madonna dell’Umiltà di Gentile da Fabriano, un S. Paolo di Masaccio, una Madonna col Bambino e uno stendardo processionale col Redentore del Beato Angelico (attribuzione), una Crocifissione e un S. Ranieri di Antonio Veneziano, opere di Domenico Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli, Neri di Bicci e Bicci di Lorenzo.<br>Accanto, la chiesa di S. Matteo ha una sobria facciata del 1608, e conserva della costruzione originaria (undicesimo–tredicesimo secolo) il fianco destro e il campanile; all’interno, sulla volta, affresco barocco con S. Matteo che ascende alla gloria celeste, opera di Francesco e Giuseppe Melani.