Dietro la chiesa di S. Antonio Nuovo sorge Palazzo Morpurgo, eretto in stile neorinascimentale dall’architetto Giovanni Berlam nel 1875 per i banchieri Giacomo e Francesca Morpurgo, esponenti di una delle grandi famiglie dell’elite finanziaria triestina. Donato nel 1943 al Comune, l’edificio ospita il Civico Museo «Morpurgo de Nilma» che si presenta come un magnifico e intatto esempio di casa borghese tardo-ottocentesca. Gli arredi della parte ‘pubblica’ (salotti, sala da pranzo, studio, biblioteca) mostrano un’alternanza di stili diversi: impero, rinascimento toscano, Settecento veneziano, barocco. Ogni ambiente è dominato da una chiave cromatica: qualche mobile è antico, gli altri furono realizzati su commissione dei Morpurgo da artigiani triestini. La tavola da pranzo è apparecchiata con due preziosi servizi di porcellana francese Pillivuyt con il monogramma dei Morpurgo. Alle pareti ritratti di famiglia e dipinti delle scuole italiana, francese e austriaca di fine XIX secolo.<br>Negli ambienti del primo piano, invece, è allestito il Civico Museo di Storia patria, con documenti, cimeli e opere su storia e folclore cittadino; di spicco la Sala dei Tessuti (manufatti dal XV al XX sec.), il Medagliere Patrio, il Medagliere Rossetti e soprattutto le Raccolte artistiche Stavropulos. Queste ultime, donate nel 1952 al Comune dal collezionista e imprenditore di origine greca Socrate Stavropulos, comprendono dipinti dal primo ‘800 alla prima metà del secolo successivo e preziose sculture del rinascimento tedesco.