Presso l'ecomuseo dell'utilizzo delle vegetazioni spontanee delle zone umide e del legno nostrano, viene mostrata la lavorazione delle cinque principali erbe spontanee del circostante territorio palustre (canna, carice, giunco, giunco pungente, stiancia) dalla raccolta al manufatto ultimato, con una grande raccolta di intrecci e tessiture realizzate con tecniche medievali e ottocentesche. Trova spazio anche una collezione di giocattoli e delle figure fantastiche della bassa Romagna. L'ecomuseo organizza anche: La soffitta in piazza, prima domenica di marzo, aprile e maggio; Sagra civiltà delle erbe palustri, secondo fine settimana di settembre