Il sistema civico museale udinese fu inaugurato nel 1865 e oltre alla collezione d’arte comprende la Biblioteca civica e il Museo di Storia naturale. Dal 1906 le raccolte comunali sono ospitate nel castello. Cinque le sezioni: la Donazione Ciceri, il Museo archeologico, la Galleria d’Arte antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe, il Museo friulano della Fotografia. Completa il quadro la Biblioteca d’Arte, con 30.000 volumi relativi al patrimonio storico-artistico soprattutto locale.<br>Il Museo archeologico ha una ricca collezione di materiali provenienti da Aquileia, tra i quali spiccano le ambre, importate dalle regioni del Baltico e lì lavorate, e centinaia di gemme. Numerosi anche i reperti che testimoniano varie fasi preistoriche e storiche (manufatti italici, etruschi, magnogreci) fino all’epoca romana, altomedievale e medievale. Alle collezioni archeologiche si affianca il Gabinetto numismatico con 60.000 monete coniate dalla zecca di Aquileia, in epoca romana e medievale, e numerose medaglie.<br>La Galleria d’Arte antica, al primo piano del castello, copre un arco di tempo che va da inizio Trecento a metà Ottocento e offre un panorama esaustivo dell’arte sacra e civile a Udine. Sono visibili affreschi devozionali staccati dalle chiese e di tema profano provenienti dalle case nobiliari cittadine, pale d’altare e quadri di committenza privata. Tra le opere spiccano uno straordinario olio su tela di Vittore Carpaccio (1496) e le opere di Giambattista Tiepolo, Pomponio Amalteo, Giovanni Antonio Pordenone, Palma il Giovane, Francesco Floreani, Antonio Carneo. Di rilievo anche la collezione di sculture lignee.<br>Nella Galleria dei Disegni e delle Stampe sono conservate migliaia di fogli di grafica antica opere di artisti veneti sei-settecenteschi, tra cui spiccano quelle di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico, di Andrea Appiani e Francesco Zuccarelli. Tra le incisioni sono notevoli quelle di provenienza nordica (Dürer, Rembrandt, Luca di Leida) e quelle dei Carracci e del Piranesi.<br>Il Museo friulano della Fotografia espone, invece, alcune delle più antiche fotografie eseguite in Friuli nella seconda metà dell’Ottocento, tra cui la prima immagine datata (1856) di un autore friulano, Augusto Agricola. Di grande importanza documentaria sono le raccolte di fotografie d’autore raggruppate secondo i temi del ritratto, del paesaggio, del lavoro e della vita sociale: tra i maggiori fotografi del territorio si ricordano Giovanni Battista Braida, Arturo Malignani, Luigi e Carlo Pignat, Attilio e Giuseppe Brisighelli, Umberto Antonelli, Pietro Modotti, Silvio Maria Bujatti, Italo Zannier, Elio Ciol. La fototeca, annessa al museo, raccoglie decine di migliaia fotografie storiche del territorio.