Barano d’Ischia è nota fin dall’antichità per le acque termali che sgorgano dal monte Epomeo, alle spalle del Lido dei Maronti, dove evidenti sono i segni del vulcanismo ancora in atto nell’isola: fumarole, affioramenti minerali e altre inquietudini geologiche. La più apprezzata è la fonte Nitrodi, dal nome delle ninfe che, già nel periodo greco dell’isola (VIII secolo a.C.), frequentavano il luogo; bellissime in virtù di quest’acqua ricca di sodio, come bellissime, per lo stesso motivo, erano le donne del luogo nel giudizio del medico secentesco Jasolino. Gli stabilimenti termali che attingono da questa e da altre fonti di pari caratteristiche – bicarbonato-solfate, salso-iodiche, talvolta radioattive – sono dislocati in posizione felicissima tra il Lido e il borgo del Testaccio, lungo la discesa panoramica a mare. Alcuni di essi sono veri alberghi con cure termali interne, mentre l’Idroterme Olympus è un complesso che consta di 5 piscine termali a varia temperatura, idromassaggio e strutture per cure inalatorie e fanghi.