Dallo strato di Bellephon dei Monzoni, a 1320 m di quota, sgorga l’acqua di Alloch, l’unica sorgente solfurea di tutto il Trentino. Le sue proprietà curative sono note da molti secoli. Già alla fine del XV secolo, infatti, Ulderico III di Frundsberg, principe vescovo di Trento, si curò con essa mentre soggiornava a Cavalese. Verso la metà del Cinquecento il principato vescovile di Bressanone diede in affitto la “casa del bagno di Fassa” che a lungo venne sfruttata a scopi terapeutici. Distrutta nel 1777 a causa dell’erosione provocata dal torrente Avisio, la sorgente fu successivamente ricostruita e rimase attiva fino agli anni ’30 dello scorso secolo, quando fu danneggiata irreparabilmente da un incendio. Negli anni ’70, si diede avvio alla ricerca della falda acquifera da cui attingere nuovamente la preziosa risorsa termale. Le analisi chimico-fisiche, condotte presso diversi atenei italiani, hanno confermato le proprietà benefiche dell’acqua ed è così sorto il moderno centro termale Terme Dolomia. Il comitato scientifico e i supporti tecnologici d’avanguardia garantiscono l’efficacia delle cure, che possono essere integrate, a coronamento dell’offerta del complesso termale, da visite dermatologiche, nutrizionali, geriatriche, angiologiche e audiometriche. Il centro benessere affianca i trattamenti tradizionalmente riservati al viso e al corpo a quelli orientali (massaggi shiatsu, ayuverda, riflessologia e tuina) e offre pacchetti personalizzati giornalieri o per il weekend.