La prima citazione delle acque solfuree di Montepulciano risale al 1571, ma il loro utilizzo terapeutico – fino alla seconda metà del Novecento – è stato perlopiù circoscritto agli abitanti del circondario che si recavano alle sorgenti a Sant’Albino, sulla strada per Chianciano Terme, per abluzioni estemporanee. La costruzione dello stabilimento termale risale al 1966, quando venne anche scavato il pozzo che consentiva di captare le acque a 132 m di profondità, portandole in superficie senza che entrassero in contatto con l’aria per mantenere intatte le qualità terapeutiche dello zolfo e degli altri minerali ivi disciolti. La struttura di cura comprende un centro di riabilitazione ortopedico-vascolare-reumatologico, un centro fisioterapico e tre centri specializzati nelle malattie dell’apparato respiratorio; vengono elaborati inoltre programmi benessere e di remise en forme, con trattamenti di estetica termale per il viso e il corpo.