Ha sede nell’ex convento dei Domenicani e ospita importanti opere un tempo di proprietà dell'attigua chiesa di S. Maria della Consolazione, quali il S. Ladislao re d’Ungheria (1326), piccola tavola su fondo oro attribuita a Simone Martini, la Madonna delle Pere (1457) di Paolo di Ciacio, allievo di Antonello da Messina, le due tavole con Santi probabile resto di un polittico di Bernardo Daddi, l’altarolo con scene della Passione, eseguito dal cosiddetto Maestro di Antonio e Onofrio Penna, segretario di re Ladislao.