Località montana a ridosso del lago Cecita il cui nome deriva dal pino "cupo", ossia scavato alla base dai pastori per ricavare la resina utilizzata per alimentare le fiaccole. Il borgo è circondato da una pineta di pino laricio con esemplari centenari e aree aperte dedicate alla pastorizia. Dopo un passato dedicato alla falegnameria oggi è un centro di politiche di difesa e conservazione ambientale.