È posto a 1705 m di altitudine sulla cima del monte Sacro, detto anche monte Gelbison, dall’arabo antico <i>Gebel-el-son</i> che significa "monte dell’idolo". È il più alto santuario mariano d'Italia, straordinario punto panoramico sul Vallo di Diano e sul golfo di Salerno, ed è meta di pellegrinaggi fin dal XIV secolo. Le origini del santuario, in realtà, sembrano risalire al X secolo, per opera di monaci basiliani di origine greca che nelle grotte del monte si dedicavano alla contemplazione eremitica. L’edificio è costituito da tre navate divise da colonne in pietra e ha una volta affrescata. Di particolare pregio è una statua lignea della Vergine, con viso allungato e occhi alla greca, rimandi all'iconografia bizantina importata dai monaci. Del complesso fanno parte anche il convento, la foresteria e una cappella. Attualmente è aperto ai pellegrini dalla fine di maggio alla fine di ottobre.