La mano felice dello chef reinterpreta con tecnicismo e qualche accenno orientale i piatti tradizionali della laguna, mettendo a frutto il suo percorso tra le cucine italiane e le migliori estere. Il locale è elegante ma in stile bistrot, sedie in legno, bel pavimento in marmo, cucina elegantemente a vista. Interessante il menu degustazione composto da 7 o 9 portate, mentre à la carte troviamo la capasanta, midollo affumicato, alghe e brodo di verza, il risotto di Gò, alga nori e Katsuobushi e ancora il wagyu con cavolo cappuccio e colatura di alici. Tra i dolci da provare è la Barena al cioccolato ed il sedano 3D. Interessante la selezione di formaggi con conserve e brioche. Da lodare l’attenzione e la cura nella presentazione delle varie preparazioni. Ad accompagnare il tutto c'è un'ampia selezione di vini naturali