Disteso in una conca verdeggiante dominata dal caratteristico cono di monte Gonare, il grosso centro fu in età medievale capoluogo della curatoria di Dore, poi residenza estiva del vescovo di Ottana; nel XVII secolo venne eretto in marchesato. Testimoniano l’agiatezza del passato alcuni severi palazzetti sette-ottocenteschi e le numerose chiese. Fra queste, per lo più lungo la strada principale o ben visibili da essa: Nostra Signora d’Itria, di attardate forme gotiche, con facciata decorata da graffiti novecenteschi di Costantino Nivola; S. Giovanni Battista, seicentesca, con un bel pulpito di legno intagliato con simbolo francescano; la cinquecentesca Madonna del Rosario, con volte affrescate; la parrocchiale di S. Andrea, di tarde forme neoclassiche, che custodisce un pregevole polittico di scuola sarda del XVI secolo raffigurante la Madonna in trono col Bambino. Da non perdere il Museo Costantino Nivola e, alla periferia dell'abitato, quanto rimane della chiesa di S. Andrea, che fino ai primi dell’Ottocento fu la parrocchiale di Orani: edificata nel ’500 in linee gotico-catalane, ne restano in piedi il restaurato campanile e parte della maestosa facciata in pietra trachitica con il bel portale centrale.