Area di riequilibrio ambientale tutelata dalla Regione Emilia-Romagna, ambiente tra i più suggestivi e caratteristici della pianura reggiana, si estende per quasi 2000 ettari sul territorio che da Reggiolo porta a sud verso Novellara e a ovest verso Guastalla e il Po. Un tempo occupata da estese paludi, e alimentata dagli alvei dell’Enza e del Crostolo, è stata oggetto di una progressiva, secolare bonifica, intrapresa dai Gonzaga e terminata nella prima metà del Novecento. Le valli sono caratterizzate da una fitta rete di canali dagli argini rilevati, di fossati e piccoli bacini, popolata dall’avifauna tipica delle zone umide e segnata dalla presenza di rare specie botaniche (tra cui la Viola pumila dalla fioritura primaverile) e dell’erba palustre, tradizionalmente essiccata per produzioni artigiane (sedie, cestini, borse intrecciate) ancora vive nella zona. Al margine sud, in località San Bernardino si trova la vasta proprietà della Tenuta Riviera di origine gonzaghesca, ora dotata di un centro agrituristico. Sviluppatasi tra il XVI e il XVII secolo, ristrutturata nell’Ottocento, si connota come un campionario di tipologie rurali della pianura reggiana, distribuite ai lati della strada che si conclude nella grande corte padronale con il palazzo e l’oratorio.