È parte di un singolare insieme di ville monumentali formato da tre complessi, collegati da un vasto disegno di tracciati territoriali ancora oggi percepibili. Essi derivano da un ambizioso progetto, promosso nel 1722 dal principe ereditario Francesco d’Este e dalla consorte Carlotta d’Orleans, e ispirato alla reggia di Versailles. La nuova villa ducale di Rivalta, di proprietà del Comune di Reggio Emilia, fu costruita probabilmente da Giovan Maria Ferraroni e ripresa dopo il 1730 sotto la direzione di Francesco e Giovan Battista Bolognini. Demolito il corpo principale dello splendido palazzo agli inizi dell’Ottocento, ne restano l’ala meridionale, la corte rurale con la chiesetta e la vastissima area dell’antico parco ancora cinto dal muro originario. Un condotto sotterraneo ne alimentava le fontane recapitando l’acqua dalla villa d’Este o Vasca Corbelli, bella dimora detta un tempo “Fuggi l’ozio”, al centro di un grande invaso artificiale realizzato dal Bolognini tra il 1756 e il 1777; la si incontra a circa 1,5 km dopo Rivalta. Sul lato di levante del torrente Crostolo si erge invece la villa di Rivaltella, ristrutturata nel 1856.