Già appartenente ai Canossa, subì distruzioni, come quella a opera di Federico Barbarossa, e varie ricostruzioni fino ad assumere l’aspetto attuale, che risale parzialmente al Quattrocento. Passò ai Roberti di Reggio, poi dal 1501 a un ramo marchionale degli Este quindi, dalla seconda metà del Settecento, ai Rango d’Aragona. La struttura a pianta quadrangolare conserva intatta una sola torre angolare quadrata, con merlatura ghibellina e apparato difensivo piombante delle caditoie. Nell’interno gli ambienti più rappresentativi sono costituiti dalla cappella di S. Giovanni, di forme ogivali (secolo XV), e da alcune stanze (appartamento nobile) con cassettoni dipinti, affreschi e stucchi dei secoli XV-XVIII, dove è ospitata la biblioteca.