Principale monumento di Montecchio e una delle più interessanti architetture fortificate della provincia, ospita oggi varie istituzioni culturali. Gli importanti lavori di scavo archeologico, eseguiti nei sotterranei, hanno portato al rinvenimento di un sepolcreto carolingio (secolo VIII-X) con numerose tombe a inumazione, prive di corredo, e delle strutture originarie del castello, prigioni incluse, visitabili attraverso un percorso didattico molto suggestivo e bene illustrato. Forse di origine matildica, è stata oggetto nei secoli di vari interventi di ristrutturazione e potenziamento, cui concorse anche l’architetto Biagio Rossetti. La struttura, a impianto quadrangolare, mostra un volume compatto munito di due torri merlate alla ghibellina, con beccatelli e caditoie. La più alta è il mastio, o torre dell’Orologio. Alla rocca era collegata la “Rotonda”, attribuita ad Alberico da Barbiano, possente torrione visibile solo dal mastio, poiché inglobato nelle moderne strutture di un cinema.