La profonda baia che chiude il porto era in origine un laghetto vulcanico che il re Ferdinando II trasformò in porto collegandolo al mare con un canale. Di fronte al molo dei traghetti sorge la chiesa neoclassica di S. Maria di Portosalvo, a est della quale la ex Casina di caccia dei Borboni, oggi sede della Stabilimento Balneo-Termale Militare. Il palazzo del Municipio, sulla via Iasolino, ospitava nel XIX secolo le vecchie terme comunali, ora trasferite nel moderno complesso dell'Ischia Thermal Center, in via delle Terme. A Ischia Ponte si arriva camminando per il corso, lungo circa 2 km e formato da via Roma e corso Vittoria Colonna, che i caffè, i ristoranti e i negozi rendono luogo preferito per il passeggio; per numerose traverse si può scendere prima alla spiaggia del Lido - con vista su Procida, l'isola di Vivara e capo Miseno - e più oltre alla spiaggia dei Pescatori, di ciottoli neri e celebrata dal vedutismo pittorico come dai primi fotografi. Lungo il corso si trovano invece, all'inizio, la chiesa di S. Maria delle Grazie (o di S. Pietro; 1780), a pianta ellittica con bella copertura maiolicata, quindi la chiesetta di S. Girolamo, sull'omonima piazzetta, e, ormai verso Ischia Ponte, la chiesa di S. Antonio, rifatta nel '700, che ospita le spoglie di S. Giovan Giuseppe della Croce (patrono di Ischia con S. Restituta) e la Biblioteca Antoniana, nell'ex convento, specializzata nella storia dell'isola.