Scalo abituale e spiaggia dell'isola, l'abitato è al centro di un'insenatura che guarda il golfo di Napoli. I resti del cosiddetto palazzo a Mare, che fu probabilmente la residenza preferita di Augusto in loco, sono visibili, nella parte ovest, poco oltre la spiaggia, emersi negli scavi di fine '700 e danneggiati nel 1806-1815 nel corso delle contese tra francesi e inglesi, alleati di Ferdinando IV di Barbone, per il possesso dell'isola. I resti più monumentali sono però i cosiddetti bagni di Tiberio, una grande villa che comprendeva diversi ambienti immersi in un parco, ma anche le ville Stepanow e Williams nascondono tracce del passato. Nella contrada di Palazzo a Mare, in prossimità della chiesa di S. Costanzo che custodisce le spoglie del patrono di Capri, ha inizio la scala Fenicia, antico e assai ripido sentiero di 921 gradini tracciato in età greca e rimaneggiato dai romani; fino alla realizzazione dell'attuale strada costituì l'unico collegamento tra Marina Grande e Anacapri.