Incendiato e distrutto dai nazisti nel 1944, il paese è stato ricostruito intorno alle fontane delle tre borgate. Insieme a Forni di Sopra costituiva il territorio autonomo dei Forni Savorgnani, dominio della famiglia Savorgnan che l’aveva ricevuto in concessione dai patriarchi di Aquileia nel 1326.
Nella chiesa di S. Maria del Rosario sono custoditi una rappresentazione della Madonna con Bambino attribuita a Domenico da Tolmezzo e un altare seicentesco della bottega dei Comuzzo.
Poco prima del paese si trova la chiesa di S. Lorenzo, semplicissima nell’aspetto esterno ma ornata nell’abside e nell’arco trionfale da uno dei più importanti cicli d’affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo (1492).
Nel paese si trova il Centro visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane nei cui spazi è allestita una mostra sul rapporto uomo-foresta.
Per chi arriva da Sauris, il paese si può raggiungere dal passo del Pura (m 1428), attraversando la sugggestiva foresta di Ampezzo, fitta di faggi, abeti, larici, e ritornando nel solco del Tagliamento.