Fu nel segno della cantieristica – cui si affiancarono le attività siderurgiche – lo sviluppo industriale della delegazione, stagione produttiva culminata, nel 1960, con il varo della «Leonardo da Vinci», allora fiore all’occhiello della marineria italiana. Oggi l’abitato appare una tra le aree più qualificate del Ponente genovese, con un’ampia zona pedonale animata da numerosi esercizi commerciali. Su piazza Micone affaccia la parrocchiale di S. Maria Assunta (1620), che custodisce, al terzo altare sinistro, S. Carlo Borromeo in adorazione della Vergine dipinto nel 1617 dal Morazzone. Interessante la visita al Museo Gipsoteca «Studio Venzano», in quello che fu l’atelier dello scultore Luigi Venzano (1885-1962), dove sono esposti sculture, disegni, documenti, attrezzi da lavoro. Eccezionale il panorama dal santuario della Madonna del Gazzo, posto sulla vetta del monte omonimo: per tutelarne l’integrità ambientale, seriamente compromessa dallo sfruttamento delle cave, è stato istituito il Parco urbano del Monte Gazzo, esteso su un’area di circa 231 ettari.