Sulla valle domina la bastionata del Catinaccio, una scenografia di pareti e guglie che allinea cime dai nomi famosissimi, sulle quali si è fatta la storia dell'alpinismo: basti ricordare le Torri del Vaiolet (m 2813) e il Catinaccio d'Antermoia/Kesselkogel (m 3002). Il segreto di questa montagna è racchiuso nel suo nome tedesco, Rosengarten, ovvero 'giardino delle rose', che al di là della leggenda allude a un fenomeno ottico riscontrabile solo nelle Dolomiti e in modo particolare qui. Lo si osserva al tramonto, soprattutto nelle giornate terse d'autunno, quando l'ultimo sole incendia per qualche minuto le rocce di un fantastico colore rosso-viola: per definirlo si usa la parola ladina enrosadira, che significa appunto arrossamento.<br>Uno dei luoghi più belli per attendere e godere lo spettacolo dell'enrosadira è la chiesa dei Ss. Cipriano e Giustina a San Cipriano/Sankt Cyprian, in magnifica posizione panoramica. A Bagni di Lavina Bianca/Weisslahnbad, dove si sfruttano le proprietà di una sorgente termale, ha sede il Centro visite del Parco naturale dello Sciliar. A Tires/Tiers la chiesa parrocchiale di S. Giorgio è decorata da affreschi di Carl Henrici (1772) e preziosi stucchi.