La classica escursione sul Monteluco (8.3 km da Spoleto), interessante soprattutto per il paesaggio, lascia Spoleto sul viale Matteotti, varcando il Tessino e toccando dopo 5 km circa la romanica chiesa di S. Giuliano, sorta nel XII secolo al posto di un edificio (VI secolo) intitolato a un martire omonimo; all'interno sono custoditi affreschi del Maestro di Eggi (1442). Proseguendo la passeggiata nel bosco, si raggiunge lo spiazzo attrezzato dove sorge il santuario di Monteluco, meta di pellegrinaggi costruito su un primitivo insediamento francescano del quale rimane un pozzo di acqua freschissima, fatta sgorgare secondo la leggenda da san Francesco.<br>Nel convento, ampliato e ristrutturato più volte, sono conservati la cappellina-oratorio dove il Poverello d'Assisi soleva pregare, e armadi settecenteschi con vasi di Murano contenenti le reliquie donate da Urbano VII. Se si scende per breve tratto nel bosco, si possono raggiungere alcuni suggestivi belvedere e piccole grotte di mistica atmosfera che evocano l'antichissima sacralità di questi luoghi (lo stesso nome deriva da «lucus», ossia bosco sacro), protetti da Giove al tempo dei romani e poi scelti da eremiti e mistici per il rifugio e la preghiera.