Nel cuore della città ducale, tra la Madonna della Steccata e il palazzo della Pillotta, lungo strada Garibaldi, sorge il teatro Regio, costruito per espresso desiderio di Maria Luigia d'Austria e inaugurato nel 1829 con la rappresentazione di un'opera, la Zaira, appositamente composta da Giovanni Bellini. Maestoso edificio neoclassico, ha facciata in forma di tempio ionico e un grande atrio colonnato; suggestiva, la platea ellittica, con quattro ordini di palco più loggione; molto elegante, anche il ridotto, dove non è difficile ricreare l'atmosfera della sera in cui, correva l'anno 1843, Giuseppe Verdi diresse «I Lombardi alla prima crociata», dedicando l'opera alla duchessa. I restauri del 2001, nel centenario della morte del compositore, hanno restituito all'edificio l'originario smalto e ribadito il suo ruolo di centro del culto verdiano. Come tale il Regio è fulcro del Festival Verdi, che si ripete ogni anno in ottobre, coinvolgendo anche l'auditorium Paganini, l'altro grande spazio musicale della città, concepito da Renzo Piano in un grande edificio d'archeologia industriale, e allargando la manifestazione anche al teatro Valli di Reggio Emilia e il teatro Verdi di Busseto. Numerosi, gli eventi collaterali, di carattere musicale, come il celebre concorso Voci Verdiane, ma anche di varia cultura, con un'iniziativa particolarmente apprezzata: le cene dopo teatro nel Ridotto del Regio, anch'esse ispirate alla figura del grande compositore, ma in questo caso come buongustaio. <div id="poi-openinghours">Apertura: martedì-sabato 10-12.30 e 15-17.30, visite guidate ogni mezz'ora</div><div id="poi-conditions">a pagamento</div>