Il contesto naturalistico nel quale si trova Lama dei Peligni è di grande pregio, tra il fiume Aventino e alle pendici del monte Amaro, all’interno del Parco Nazionale della Majella. Proprio la natura, da vivere con escursioni a piedi o a cavallo o ammirando grotte e aree protette, è uno dei motivi per cui visitare questa località, insieme al suo patrimonio storico-culturale e alla proposta gastronomica.

COSA VEDERE

Dal paese, percorrendo la strada verso Palena (altra Bandiera arancione), si incontrano le Grotte del Cavallone, tra le più alte d’Europa, da scoprire nei mesi estivi con visite guidate attraverso ambienti di straordinaria bellezza in grado di suscitare forti emozioni. Nel paese, invece, presso il Centro visite del Parco, si possono ammirare il Museo naturalistico archeologico “M. Locati” e il giardino botanico “M. Tenore”, mentre poco lontana è l’area faunistica del camoscio d’Abruzzo, dove poter osservare anche da vicino questo animale. Sia il giardino botanico sia l’area faunistica organizzano anche incontri, percorsi e attività didattiche. Nella panoramica piazza Umberto I, la parrocchiale dei Ss. Nicola e Clemente, mentre nella parte alta del paese c’è la chiesa di Maria SS. Della Misericordia (o convento di S. Antonio).

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Lama dei Peligni, il paese dei camosci

PRODOTTI E TRADIZIONI

Tutta da gustare è la sfogliatella di Lama, delizia di pasta sfoglia ripiena con marmellata d'uva e di amarena, con mosto cotto, noci e cacao. Altre ricette tipiche sono le sagne a tacconi, le pallotte cacio e uova e le pizzelle.

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Perché Bandiera Arancione:

“La località, immersa nel contesto naturalistico di grande interesse del Parco Nazionale della Majella, si distingue per la varietà d’offerta dei suoi punti di interesse storico-culturali valorizzati e promossi. All’ interno della località abbastanza vivace con vari punti vendita di prodotti tipici, il turista è supportato nella visita di numerosi elementi di interesse storico-culturale, grazie ad un sistema di segnaletica adeguato e a varie mappe del centro, che informano il turista sui vari servizi turistici e di svago nel borgo.” Marta, ghost visitor TCI