Nel cuore della città, questa osteria, famosa per la genovese fatta con lo strutto, è un piccolo spaccato della vita napoletana. Le tante foto del principe Antonio De Curtis, in arte Totò, alle pareti, tanta semplicità negli arredi e le splendide mattonelle di ceramica vietrese, da cui prende nome il locale, come a dire che miseria e nobiltà convivono da sempre in questo luogo. Una proposta semplice, rustica, più che tradizionale, qualche volta arcaica. Si può bere il vino della casa, ma anche delle buone bottiglie per una carta snella ma interessante