Il centro balneare (che da luglio a settembre passa da 5225 abitanti a circa 40 000 ‘ospiti’) si affaccia da un piccolo promontorio roccioso sulle Bocche di Bonifacio. La caratteristica più significativa di questa cittadina, la cui pianta di fondazione fu disegnata nel 1808 di propria mano da Vittorio Emanuele I, che le diede il nome della regina, è la struttura regolare delle sue strade originarie. Quando i piemontesi costruirono Santa Teresa lì c’era solo la cilindrica torre di Longosardo, eretta nel XVI secolo da Filippo II. E c’è ancora, alta e ferma sentinella sulla roccia. È di questi ultimi decenni la trasformazione da borgo di ortolani-pescatori in sito turistico di risonanza europea. Un fitto avvicendarsi di spiagge e spiaggette dalla sabbia finissima – a cominciare dalla bella Rena Bianca, a nord del centro storico – anima la costa da punta Falcone alla penisoletta di Capo Testa; un’autentica sorpresa anche per i turisti più abituati alla magia di tante bellezze ambientali: mare, granito, sabbia e macchia dispiegano qui la straordinaria gamma dei loro colori primigeni. Di fronte alla cittadina si staglia, oltre l’azzurro del mare, l’ampia mole della Corsica (distante appena 14 km), con i suoi bianchi bastioni calcarei della costa di Bonifacio. Dal porto, protetto da una profonda insenatura che penetra nell’entroterra a fianco dell’abitato, partono i traghetti di linea per Bonifacio (quotidiani, più numerosi durante l’estate: il viaggio dura circa un’ora).