Ancora oggi San Leo conserva il suo carattere di luogo inaccessibile, alto su un enorme masso calcareo, in perenne equilibrio sulla natura, con le due impronte umane, il borgo e la fortezza, che occupano lo spazio della rupe.

COSA VEDERE

La Fortezza si erge sullo strapiombo e sembra un vascello incagliato sullo scoglio; nelle sue oscure segrete fu tenuto rinchiuso fino alla morte il conte di Cagliostro (inevitabile la visita all’orrendo “pozzetto”). Il borgo si sviluppa attorno a una piazza con la torre civica, i palazzi nobiliari, la Pieve di San Leo, eretta sul luogo dove il santo visse gli ultimi anni da eremita, con uno splendido ciborio in marmo sul presbiterio, e il Duomo, edificato fra il XII e il XIII secolo con pietra arenaria, a ridosso dello strapiombo della rupe e privo di una vera facciata. Interessante la Pinacoteca, con opere del Guercino e di Caravaggio.

PRODOTTI E TRADIZIONI

Alla figura di Cagliostro è legato anche il liquore di Cagliostro, eccellente e tipico digestivo a base di radici di liquirizia, secondo la leggenda creato dallo stesso conte.

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per un efficiente sistema di segnaletica di indicazione turistica per le strutture ricettive, ristorative e per i punti di interesse storico-culturali sempre fuibili e ben mantenuti. Il turista poi si sente a casa grazie alla calorosa accoglienza che i residenti sono in grado di offrire e all’atmosfera tipica che circonda il centro storico tipico e raccolto.” Elsa, ghost visitor TCI