È il centro archeologico più importante della Carnia. Su un’altura vicina all’attuale nucleo abitato si trovava un insediamento probabilmente già nel VI secolo a.C. I romani giunsero nel I secolo a.C. e stabilirono un presidio nel fondovalle, a controllo della strada che collegava Aquileia al Norico; in età imperiale l’insediamento divenne colonia con il nome di Forum Iulium Carnicum, al quale faceva capo un territorio che comprendeva il Cadore, la Carnia e il Tarvisiano.
Gli scavi archeologici hanno messo in luce il foro romano, delimitato da porticati, da un tempio e da una basilica civile. Sono stati rinvenuti anche resti di abitazioni, edifici pubblici e terme. I reperti sono esposti nel Civico Museo archeologico Iulium Carnicum.
La pieve di S. Pietro, sul colle a nord del paese, ha origini romaniche, ma fu rimaneggiata nel XIV secolo e ampliata all’inizio del XVI secolo. Vi si trovano dipinti sei-settecenteschi, tra cui anche uno di Francesco Pellizzotti (1791), un organo barocco e due preziosi altari del Cinquecento; un terzo, datato 1494, è considerato tra i capolavori di Domenico da Tolmezzo.