Località di villeggiatura, rinomata per le piste di sci di fondo, Paluzza è alla confluenza del Pontàiba nel But, in posizione ritenuta strategica, e quindi fortificata, nei secoli del dominio patriarcale e veneziano e ancora durante la prima guerra mondiale. La chiesa di S. Maria, del 1924, incorpora l’abside affrescata della precedente parrocchiale quattrocentesca, ora cappella di destra, con altare ligneo di Antonio Tironi (1510).
Del XVIII secolo è la chiesa di S. Daniele, nella frazione Casteòns, con un notevole organo del 1760, affreschi di Antonio Schiavi (1764) e una pala di Giovanni Antonio Agostini (1593).
A monte del paese si articolava un tempo un sistema difensivo, detto Castrum Muscardum, che si ergeva a sbarrare la valle del But: quel che rimane oggi è la torre Moscarda, costruita verso la metà del Duecento, che oggi è sede di mostre legate al territorio.
Ogni agosto a Paluzza si tiene il Palio das Cjarogiules, in cui equipaggi delle varie contrade si affrontano in una corsa lungo i vicoli del paese trainando slitte e carri tradizionali.