Stazione turistica e sciistica tra le più attrezzate della Carnia, Forni di Sopra ha i suoi gioielli artistici nelle chiese della frazione Cella.
La parrocchiale dell’Assunta conserva un altare intagliato nel 1646 da Girolamo Comuzzo, che inquadra in un’elaborata cornice una pala realizzata nel 1498 da Domenico da Tolmezzo.
Nei villaggi che compongono il Comune sono ancora molti gli esempi di case carniche, in pietra con lunghi ballatoi e scale esterne in legno.
Il Centro visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è dedicato al tema della vegetazione, a cui sono associati laboratori didattici a carattere botanico.
Un’occasione per godere dello spettacolo delle fioriture alpine è la tradizionale Festa delle erbe di Primavera, ogni prima e seconda domenica di giugno.
Dalla bellissima conca di Forni di Sopra, chiusa a ovest da creste dolomitiche (monte Crìdola, m 2580), sono molte e piacevoli le escursioni: al rifugio Giâf e alla forcella Scodovacca (m 2043), sovrastata da torri dolomitiche, o al rifugio «Flaiban-Pacherini» (m 1586), entro il territorio del Parco naturale regionale delle Dolomiti friulane. È destinato ai mountain bikers molto allenati il giro delle Malghe che si snoda lungo sentieri cai (208 e 211) verso i pascoli di Tragonia e Tartoi.
Nella ex latteria sociale della frazione di Vico, la Casina da Vic, ha trovato sistemazione dal giugno del 2011 il Museo Rurale Forense, che riproduce ambienti e momenti della vita contadina: dagli interni domestici ai trasporti, dalle lavorazioni nei campi e nelle stalle, al ciclo di produzione della tessitura e del latte.