Come lascia capire il nome, Forni Avoltri ha un passato di centro minerario, cui facevano capo fino all’Ottocento attività di estrazione di ferro, rame e argento. A Pierabec ancora si cava il marmo, di una varietà pregiata che per il colore è detta ‘fior di pesco’. Nella zona, inoltre, le sorgenti di acque minerali sono note per la copiosità e le virtù terapeutiche.
In paese un edificio settecentesco ospita il Museo etnografico «Cemùot chi èrin» (nel dialetto avoltrino, una variante arcaica di friluano, significa “Come eravamo”), che ricostruisce gli ambienti della casa carnica e della malga, descrive i mestieri dei montanari, presenta l’abbigliamento dei giorni di lavoro e di festa.
Nella frazione Frassenetto la chiesa di S. Giovanni Battista, del XVI secolo, conserva una Via crucis e dipinti del Settecento. Due altari lignei seicenteschi sono in S. Michele a Collina (m 1246), borgo che possiede alcune belle case antiche e che è base di partenza per itinerari escursionistici.
Le ultime due domeniche di luglio si tiene la Festa dei frutti di bosco.