Al borgo (m 462), in pittoresca posizione sull’alto di un colle intorno a un castello duecentesco, si giunge da Siena traversando le Crete oltre Asciano o da Sinalunga, seguendo la strada per Pienza e deviando poi sulla destra per una via che corre in quota tra boschi e vigneti. La campagna tra val d’Asso e Valdichiana, coltivata in piccoli curatissimi appezzamenti all’antico modo promiscuo, è intatta e preziosa. Gli stessi aggettivi definiscono il borgo, ancora in parte cinto di mura.

COSA VEDERE

Oltrepassato il massiccio torrione cilindrico del castello Cacciaconti, si sbuca nella piazza principale e si è subito colpiti dalla facciata a scacchi di pietra bianchi e neri della chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Andrea, di fondazione duecentesca (all’interno, tra l’altro, si vedono un polittico di Giovanni di Paolo all’altar maggiore, una Trasfigurazione affrescata dal Sodoma e un rilievo in terracotta con la Madonna e il Bambino attribuito ad Andrea Sansovino). Poi si vaga nelle viuzze di pietra del borgo medievale, spezzate da archi e piccole corti, fino alle antiche, panoramiche porte (al Leccio e del Sole). Altre atmosfere medievali si respirano nelle due piccole frazioni di Castelmuzio, con l’imponente pieve romanica di S. Stefano a Cennano (di fondazione paleocristiana), e Petroio, nota per la produzione di terrecotte artistiche.

PRODOTTI E TRADIZIONI

Dalla campagna, che vien voglia di esplorare a piedi o in bicicletta, vengono olio saporoso e raffinato, ottimi vini, mortadelle, pecorini.

Perché Bandiera Arancione:

“Trequanda si distingue per la tipicità, l’armonia e la buona conservazione  delle frazioni di Petroio e Castelmuzio e per un efficiente servizio di informazioni turistiche, , caratterizzato da un punto informativo con orari di apertura estesi e ricco di materiale informativo..” Lorenzo, ghost visitor TCI