Simbolo del borgo è il lungomare degli Artisti, alla cui deliziosa pavimentazione a mosaico di grès ceramico concorsero dal 1963 pittori e scultori di fama internazionale. Il centro è assai rinomato per l’arte della ceramica, che vi fiorì dal secolo XVI per consolidarsi ulteriormente in tempi più recenti, accogliendo anche maestranze savonesi qui trasferitesi. La produzione fu favorita dalla presenza nell’entroterra di depositi di terra rossa e di cave di terra bianca da cui veniva ricavata la materia prima. La decorazione più nota e apprezzata è quella in monocromia azzurra, che si diffuse a partire dalla prima metà del Seicento.
La visita del centro storico può iniziare da Pozzo Garitta, un’antica piazzetta dall’intatto carattere ligure sede ancor oggi di fornaci e studi artistici. È consigliata una sosta allo studio dove lavorò Lucio Fontana, creatore dello spazialismo. La composita chiesa di Nostra Signora della Concordia, preceduta da una deliziosa piazzetta con acciottolato moderno, conserva una cassa processionale del Maragliano e una Natività in formelle di ceramica policroma di circa due metri d’altezza (1576). In via Stefano Grosso si può invece ammirare il Muro Raku, il cui nome s’ispira a un’antica tecnica giapponese di lavorazione della ceramica; composto da 1200 mattonelle realizzate da 77 artisti e ricomposte senza un ordine compositivo predefinito, formano un pannello di 32 metri quadri in cui le singole personalità si fondono in un’unica opera di grande suggestione. Davanti si trova la Fornace Alba Docilia, antica fabbrica recuperata a uso espositivo. Interessante, nell’ambito della produzione ceramica, è anche la visita (al N. 29 di viale Matteotti) della Fabbrica-Casa-Museo G. Mazzotti, progettata dall’architetto futurista Diulgheroff nel 1930. Nel museo sono esposte 200 opere ceramiche di noti artisti degli anni ’50 del Novecento, mentre il giardino è sede di manifestazioni ed eventi. Conclude il percorso dedicato all’arte e alla ceramica la visita al Museo del Centro Studi «Asger Jorn», allestito nell’edificio di via d’Annunzio dove abitò l’artista (1914-1973). Vi sono esposti quadri, ceramiche, sculture e opere murali.