Dalle pendici dei monti della Maddalena il paese domina su un colle, da levante, il vallo di Diano; poco più sotto è la celebre certosa di S. Lorenzo, uno dei più grandiosi complessi religiosi dell'Italia meridionale. Fu realizzata per volere di Tommaso Sanseverino, conte di Mársico nel 1306, ma la costruzione si protrasse fino ai primi decenni del sec. XIX: l'aspetto prevalente dei vari corpi dell'edificio è barocco (sec. XVII-XVIII). L'impressione che si riceve dalla visita è veramente grandiosa e molto suggestiva. L'atrio è chiuso da due ali di edifici, nei quali, a pianterreno, sono gli ambienti già adibiti ad alloggi dei conversi, scuderie, farmacia e officine; al piano superiore, le camere dei pellegrini. La facciata barocca della chiesa, del 1718, è decorata dalle statue dei Ss. Brunone, Lorenzo, Pietro e Paolo, entro nicchie. L'interno, dalla struttura ogivale, con volte a crociera, presenta una ricchissima decorazione di epoca barocca. Fra le tante strutture del complesso risalta il Chiostro Grande, vastissimo rettangolo a due ordini di portici su 84 archi, del 1690; sopra le arcate del portico terreno gira una decorazione a bassorilievo in pietra raffigurante fondatori di ordini religiosi, santi, angeli. Lungo il portico si aprivano le celle dei Certosini. Nel lato nord-occidentale, in una torre ottagona, è la grande ed elegante scala ellittica del 1761-63, che con due rampe porta al piano superiore, dov'è un ambulacro che gira sopra il chiostro e che serviva come passeggiata per i monaci. Dopo radicali lavori di restauro la Certosa ospita il museo archeologico della Lucania Occidentale e presta i suoi spazi a esposizioni, convegni ed eventi pubblici; del 1998 è la sua inclusione nel Patrimonio Mondiale Unesco.