In posizione pittoresca, alla confluenza di tre fiumi - Noce, Sinni e Mercure - è abitato montano con case antiche, diviso in due nuclei: Laurìa Superiore detto Castello per i ruderi che lo dominano, e Laurìa Inferiore detto Borgo, con la parrocchiale di S. Giacomo Maggiore, dal campanile barocco coperto da maioliche e, nell'interno, un coro ligneo riccamente intagliato del 1554. Caratteristica dell'abitato sono le settecentesche ringhiere in ferro battuto che ornano case e palazzi, opera degli artigiani che sono stati secolare orgoglio della cittadina. Laurìa ha avuto notevole ruolo nella storia del territorio, in posizione di cerniera tra Campania, Basilicata e Calabria: già sede di contea, è oggi fulcro della Comunità montana del Lagonegrese, con giurisdizione dal Sirino, che ricade in gran parte nel territorio comunale, al Vúlture, che s'innalza a sud.