Nocera Umbra, borgo di origine antichissime, è conosciuta come “città delle acque” soprattutto per le sue acque minerali, in particolare quella della sorgente Angelica che sgorga presso la ex stazione termale di Bagni di Nocera. Il borgo è situato in un territorio quanto mai movimentato, dalla stretta valle del fiume Topino a quella più ampia ed aperta del fiume Caldognola si sale gradualmente fino all’altopiano di Collecroce, la vallata di Salmaregia, il Monte Alago e quindi al massiccio del Monte Pennino. Colpito pesantemente dal sisma del 1997 (centro storico zona rossa per oltre due anni), ha saputo reagire recuperando quanto più possibile il patrimonio originale per restituirlo alla sua funzione.

COSA VEDERE

Il centro storico, dalla peculiare forma arroccata, mostra segni evidenti del suo passato di struttura difensiva, a partire dalle possenti mura castellane di epoca medioevale. Sulla cima del colle svetta il Duomo, chiesa principale del borgo che ha subìto nei secoli diverse ristrutturazioni. In una splendida zona del borgo, c’è poi la chiesa di San Filippo, costruita in stile neogotico, con facciata decorata da un grande rosone. Fulcro della vita cittadina è piazza Caprera, dove si erge la monumentale chiesa di San Francesco, risalente al 1368 e dal 1957 adibita a Pinacoteca, dove hanno trovato degna sistemazione le più importanti opere pittoriche di Nocera Umbra e dintorni. Nelle vicinanze, all’interno del Palazzo vescovile, si può invece ammirare il Museo archeologico. Oltre al centro storico, anche i dintorni meritano di essere scoperti con lentezza, godendo di una natura suggestiva e incontaminata: ad esempio il percorso-palestra “Oasi del respiro”, itinerari e passeggiate semplici e trekking più articolati, escursioni in mountain bike e l’esperienza multisensoriale del giardino dei colori aromatici, un’area verde accessibile anche alle persone con disabilità, che scende zigzagante verso la zona sportiva, in un percorso lungo il quale si incontrano zone relax affacciate sul belvedere, fontane, aiuole e molteplici aree sensoriali che stimolano i cinque sensi.

PRODOTTI E TRADIZIONI

Nel territorio si produce l’olio extravergine d’oliva DOP-Umbria “Colli Assisi-Spoleto”. Tra i piatti tipici, segnaliamo il biscio, una torta salata di origine Longobarda (tradizione vuole fosse il pasto dei pellegrini in cammino sulla Via Francigena), con verdure a foglia saltate in padella e ricotta locale avvolte da una sfoglia all’uovo arrotolata facendo sembrare la torta una biscia (da qui il nome) e le ciaciette, frittelle tipicamente cucinate durante il tradizionale Palio dei Quartieri che possono essere accompagnate sia da salumi, formaggi e verdure sia da creme dolci. Tra gli altri prodotti locali da provare, ci sono i tartufi, legumi come lenticchie e cicerchie, farine biologiche di grano e cereali minori, salumi, farro e miele.

EVENTI

Il Palio dei Quartieri è un evento che si svolge solitamente a cavallo dei mesi di luglio e agosto, con il

paese che si divide in due quartieri che si danno battaglia a suon di cortei storici e gare sportive. La Cavalcata di Satriano, nel primo fine settimana di settembre, una rievocazione storica a cavallo in cui viene ripercorso l’ultimo viaggio di San Francesco nel 1226 da Nocera Umbra fino ad Assisi.

Perché Bandiera Arancione:

“Il centro storico della località, ben definito, caratteristico e molto curato, con gli attrattori in ottimo stato di manutenzione, si affianca ad un contesto paesaggistico di grande pregio. Passeggiando tra stradine in pietra, in un’atmosfera tipica e accogliente, ci si imbatte spesso in negozi e botteghe dove poter acquistare i numerosi prodotti tipici del territorio.” Elsa, ghost visitor TCI