Adagiata su una rupe basaltica che scende a picco nella valle del torrente Malotempo, esistette già in periodo arabo. Durante il sec. XIV, per opera di Federico II d'Aragona, venne munita di una lunga cinta muraria e difesa da un imponente castello. Durante il lungo periodo feudale, il centro urbano rimane chiuso all'interno dell'antica cinta muraria (demolita nel sec. XIX), mantenendo un complesso impianto medievale e caratterizzandosi per una massiccia presenza di edifici religiosi costruiti nei secoli XVI e XVII da numerosi ordini monastici.
Sovrasta l'abitato il castello, costituito da due corpi di fabbrica e da una massiccia torre a base pentagonale. All'interno della cinta muraria sorge il complesso del monastero della SS. Trinità, edificato verso la metà del sec. XVII dai monaci Olivetani di S. Maria del Bosco; la chiesa, ricostruita nel sito di una preesistente, è a unica navata con affreschi del sec. XVII. Su un vasto pianoro a nord del castello è la chiesa Madre, costruita tra il 1935 e il 1938 in stile neogotico, sul sito di quella originaria che, significativo esempio dell'architettura trecentesca in Sicilia, dopo successivi rimaneggiamenti venne abbattuta nel 1919. Sul fianco meridionale si trova un portale tardo-gotico proveniente dalla chiesa di S. Antonio, e lungo il muro di sostegno a nord numerose formelle in pietra intagliata del vecchio duomo.