Il centro è il più attivo e popoloso dell’alta Marmilla ed è considerato una sorta di ‘capoluogo’ del telaio della tradizione. Tappeti e arazzi, infatti, vengono ancora prodotti con telai in legno perfettamente ricostruiti sul modello di quelli tradizionali. Su di essi si perpetuano gusti, forme, colori di lontana eredità con figure stilizzate di liocorni, pavoncelle, colombe, upupe, tralci di vite, rose e garofani, danze e fontane. Da ammirare, in particolare, gli arazzi, vere e proprie opere d’arte impreziosite dall’oro e dall’argento dei broccati. Momento importante è, in agosto, la Rassegna regionale dell’Artigianato tessile artistico, mentre ricca di folclore è la Festa patronale di S. Bernardino (19-21 maggio). Impreziosiscono l’abitato la barocca parrocchiale di S. Bernardino e, soprattutto, la trecentesca chiesa del Carmine, tardoromanica con elementi gotici. La strada che collega Mògoro alla statale Carlo Felice è guardata dal nuraghe di Cuccurada, al centro di una campagna di scavi che lo ha riportato alla luce nella sua imponenza, tanto da renderlo visibile anche dalla statale.