Di origine romana, la città ha un portamento cinquecentesco immerso in un paesaggio di colline e orti. In cucina si servono i ‘pinciarelli’ conditi con fave fresche o tonno, i ‘cioncioni’ (tagliolini) di farine di grano e fave, e piatti a base di animali da cortile come pollo e coniglio in ‘potacchio’ (con aglio, rosmarino e vino), papere in umido, agnelli e maialini. Dalle campagna provengono ortaggi, frutta e conserve di qualità. Degni di nota sono i fichi di Recanati, i carciofi di Montelupone, i ‘gobbi’ (grossi cardi) di Tròdica, le mele ‘rozze’ di Santa Vittoria, la patata rossa maceratese (diffusa alle quote più elevate) e ancora le marmellate di mosto, di pomodori verdi, e le composte di mele, pere e agrumi. L’olio ha il suo centro di produzione più rinomato a Cingoli, il cosiddetto balcone delle Marche, con le produzioni monovarietali Sargana, Coroncina, Piantone di Falerone e Mignola (tipiche della zona sono le salsicce di fegato sott’olio). Il vino è quello dei Colli Maceratesi con il bianco dal vitigno locale e rosso a base Sangiovese.