Fondata nel 177 a.C., prosperò sotto Roma, resistette alle invasioni ma non all’interrimento del porto (divenuto irreparabile nell’XI-XII secolo) e alla malaria. Abbandonata dai suoi abitanti, si ridusse dapprima a simulacro di città, quindi a vuota distesa intervallata da sporadiche vestigia. Oggi è un’area archeologica distinta soprattutto dai resti del grande Anfiteatro (conteneva 5000 spettatori), situato fuori dall’antico perimetro urbano. All’interno della zona degli scavi si trova il Museo archeologico nazionale.
Se Luni era affacciata su una laguna alla foce della Magra, dove si trovava il suo porto, oggi si devono percorrere circa 3 km per il litorale di Marinella di Sarzana, dove alle spalle della spiaggia libera si estende un lembo residuo di campagna coltivata.