Tutto il golfo di Follonica è zona turistica: la villeggiatura marina porta notevoli risorse economiche, tanto che la zona forma il secondo polo urbano della provincia.
Follonica vera e propria, al centro del golfo, cominciò a svilupparsi verso metà ’800, grazie alle bonifiche volute dai granduchi di Toscana e alla riorganizzazione della fonderia, che fin dal ‘500 lavorava i materiali estratti dalle miniere vicine.
Quel clima pionieristico di metà ’800 è testimoniato dalla chiesa di S. Leopoldo (1836-1838), un peculiare esempio di ‘archeologia industriale sacra’: pronao, pulpito, balaustra dell’altare e candelabri furono realizzati in fusione di ghisa.
Il quattrocentesco Forno di San Ferdinando, che fu la prima fonderia metallurgica in città, ospita oggi il Museo del Ferro e della Ghisa. La tradizionale lavorazione è documentata con un’ampia raccolta di calchi in legno e oggetti di ghisa; una sezione è dedicata alla lavorazione del ferro in epoca etrusca.
Una fonderia di ghisa era stata impiantata qui già nel 1789, e Leopoldo II di Lorena l’aveva fatta rinnovare nel 1834; il Forno storico e il suo museo si trovano ora all’interno degli stabilimenti siderurgici Ilva, nemmeno essi, però, più in funzione.
Nella Casa del Popolo si visita la Pinacoteca Civica Amedeo Modigliani, che espone tra l’altro la raccolta Pepi, di opere del periodo macchiaiolo e verista.