Secondo Cicerone era la più grande e ricca città dell'Italia, la Capua di fondazione etrusca - ma non tutti gli storici concordano sulla seconda metà del sec.VI a.C. - nella quale convissero Oschi e Sanniti, e che nel 343 a.C. chiese l'alleanza romana per respingere le irruzioni dei Sanniti delle montagne. Furono proprio gli Etruschi, interessati a commerciare con i vicini `nemici' greci di Cuma e a rinsaldare il proprio controllo sulle zone interne della Campania, a svilupparvi la produzione di vasi in bronzo, che circolarono fino al vallo di Diano; a essi si affiancarono la ceramica a vernice nera - in questa città ebbe sede una delle maggiori `industrie' del tempo - e tappeti, in diretta concorrenza con Alessandria d'Egitto. Il nome migrò nella vicina, attuale Capua sul Volturno dopo il sacco saraceno del sec. IX; sul sito antico restò un modesto abitato intorno alla chiesa di S. Maria Maggiore, da cui si rimise in moto la storia. Moderna città della Terra di Lavoro, oggi forma con Caserta e Marcianise un quasi ininterrotto triangolo urbanizzato.