Siusi è da oltre un secolo un amato centro di villeggiatura estiva e invernale.
Lo testimoniano molte costruzioni d'inizio Novecento non prive di ambizione architettonica che ospitarono personaggi come Arturo Toscanini, Arthur Schnitzler, l'ambasciatore Bobrinsky (intorno al quale si raccoglievano i nobili russi fuoriusciti dopo la rivoluzione); negli alberghi scendevano teste coronate, come i re del Belgio e di Sassonia. Rinomati erano anche i vicini Bagni di Razzes/Bad Ratzes, oggi trasformati in lussuoso albergo. Da Bagni di Razzes un sentiero porta in 4 ore al rifugio Bolzano/Schlernhaus, punto di partenza per la salita al Pez (m 2563; 30 minuti), la vetta più alta nel gruppo dello Sciliar: da lassù il panorama abbraccia un settore vastissimo delle Alpi, dall'Ortles al Brenta, dagli Alti Tauri alle Dolomiti ampezzane. Dal centro del paese, invece, salendo prima lungo la vecchia strada per l'Alpe di Siusi e poi imboccando il sentiero 11A si raggiunge in 20-30 minuti la chiesa di S. Valentino.
Al margine sud del paese, vicino al torrente, c'è l'ampio parcheggio della stazione a valle della cabinovia che porta all'Alpe di Siusi. Da qui una passeggiata di 40 minuti nel bosco porta ai ruderi di Castelvecchio/Hauenstein, che nel Quattrocento fu dimora del poeta Oswald von Wolkenstein.